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Le novità della PAC e scenari futuri

Il 15 marzo 2024, la Commissione europea aveva proposto una modifica legislativa dei regolamenti (Ue) 2021/2115 e 2021/2116 per quanto riguarda le norme sulle buone condizioni agronomiche e ambientali (Bcaa), gli ecoschemi, le modifiche dei piani strategici della Pac e le esenzioni da controlli e sanzioni. In meno di due mesi, la proposta è stata approvata il 24 aprile 2024 dal Parlamento europeo e il 13 maggio 2024 dal Consiglio dei ministri dell’Ue.

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Con questa modifica della Pac 2023-2027, sono state accolte molte richieste degli agricoltori, apportando ai regolamenti di base della Pac una rilevante semplificazione e alleggerimento degli impegni ambientali a carico. Ricordiamo che la PAC si fonda su 10 obiettivi fondamentali:
  • Garantire un reddito equo agli agricoltori;
  • Aumentare la competitività;
  • Migliorare la posizione degli agricoltori nella filiera alimentare;
  • Agire per contrastare i cambiamenti climatici;
  • Tutelare l'ambiente;
  • Salvaguardare il paesaggio e la biodiversità;
  • Sostenere il ricambio generazionale;
  • Sviluppare aree rurali dinamiche;
  • Proteggere la qualità dell'alimentazione e della salute;
  • Promuovere le conoscenze e l'innovazione.
  • Le modifiche alla Politica Agricola Comune (Pac) sono retroattive a partire dal 1° gennaio 2024 e valide fino alla fine del periodo di programmazione, ovvero fino al 31 dicembre 2027. Gli Stati membri possono già adottare queste modifiche a partire dall'anno di domanda 2024, senza attendere l'approvazione dei Piani Strategici della Pac da parte della Commissione europea. Questo vale anche per le esenzioni delle sanzioni amministrative per la condizionalità per i piccoli agricoltori e per le vecchie misure del Psr ancora attive.
    Inoltre, il nuovo regolamento ha validità dal 2024 al 2027, quindi non si tratta di una deroga di un solo anno, ma di una modifica permanente fino alla fine del periodo di programmazione 2023-2027.

    Alcune delle principali novità in sintesi:
    Bcaa 6 - Copertura vegetale - Flessibilità:
    - La Bcaa 6 richiede una copertura vegetale del suolo per un periodo minimo di 60 giorni consecutivi nell'intervallo tra il 15 settembre e il 15 maggio.
    - I beneficiari possono soddisfare questa norma attraverso pratiche come il mantenimento della copertura vegetale naturale o seminata o lasciando i residui della coltura precedente in campo.
    Bcaa 7 - Rotazione- Salvo il vecchio greening:
    - La Bcaa 7 obbliga una rotazione delle colture, consistente in un cambio di coltura almeno una volta all'anno a livello di parcella.
    - Le modifiche apportate dal nuovo regolamento Ue consentono agli Stati membri di soddisfare questa norma anche mediante la diversificazione delle colture, già prevista dal vecchio greening.
    Bcaa 8 - Superfici non produttive - Abolizione del 4%:
    - Abolizione dell'obbligo del 4% per superfici non produttive, ma mantenimento degli elementi caratteristici del paesaggio.
    Bcaa 9 - Divieto conversione o aratura prati permanenti:
    - Esenzioni per lavorazione del suolo nei prati permanenti danneggiati da specie invasive nei siti Natura 2000.
    Piccoli agricoltori:
    - Esenzioni dai controlli di condizionalità e sanzioni per aziende fino a dieci ettari di superficie agricola.
    Modifiche al Piano Strategico della Pac (Psp):
    - Ulteriore flessibilità per modificare i propri piani strategici della Pac, aumentando a due domande di modifica per anno civile, anziché una modifica annuale, in modo da affrontare più rapidamente le mutevoli situazioni, in particolare causate da eventi meteorologici avversi.

    Per approfondire vi segnaliamo anche l' articolo "La PAC sotto la lente" del prof. Angelo Frascarelli, pubblicato su Terra e Vita il 24 maggio scorso. Per leggere l'intero articolo occorre registrarsi con la propria email, e nel giro di qualche secondo si riceverà il link.
  • Terra e Vita - La PAC sotto la lente



  • innovazione, normativa, politiche europee, PAC

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