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Ok alla fusione con La Trentina, la SFT si salva dal fallimento

E' arrivato l'ok da parte delle assemblee dei soci alla fusione tra la SFT e La Trentina. Nasce così, con il salvataggio della SFT, un nuovo polo per una produzione totale annua di circa 60mila tonnellate di mele e un fatturato complessivo di oltre 50 milioni di euro.


La fusione tra la Società Frutticoltori Trento e la Cooperativa La Trentina rappresenta un passo significativo per il consolidamento del settore frutticolo trentino, oltre a salvare SFT da una situazione finanziaria critica che poteva portare al fallimento.

La cooperativa, con sede a Romagnano, aveva debiti complessivi di 17,52 milioni di euro, in calo rispetto ai 19,33 milioni dell'anno precedente, ma con una forte esposizione bancaria di 10,86 milioni, di cui 3,71 milioni a breve termine.
La Provincia, riconoscendo la difficoltà della situazione, aveva ad aprile stanziato un contributo di 24.000 euro per finanziare una consulenza specifica ed accompagnare il processo di fusione. Questo contributo aveva permesso di avviare una due diligence, una verifica approfondita della situazione societaria di SFT, per valutare la fusione con La Trentina come una soluzione per stabilizzare la cooperativa e creare un "distretto frutticolo unitario".

La nuova dirigenza di SFT, con Danilo Brida come presidente e Franco Paoli come direttore generale (proveniente da Melinda), insieme al supporto di Apot, Melinda, Federcoop e Cooperfidi, aveva proceduto per migliorare la situazione finanziaria, includendo la vendita del capannone di Volano e di un terreno edificabile ad Aldeno per raccogliere liquidità. La fusione con La Trentina è stata vista quindi come una soluzione per superare queste difficoltà, consolidando le strutture industriali e migliorando la competitività di tutto il settore.

I dirigenti delle due cooperative, Brida (SFT) e Brochetti (La Trentina), hanno sottolineato l'importanza di questa unione per consolidare le strutture industriali e sfruttare sinergie. La fusione permette di unire forze e risorse per aumentare la forza commerciale e valorizzare ulteriormente i prodotti.
Anche Apot, l'Associazione dei produttori che si occupa della commercializzazione di marchi come Melinda e La Trentina, ha espresso apprezzamento per questa mossa strategica, considerandola un passo fondamentale per una maggiore integrazione del comparto frutticolo a livello provinciale. La Giunta provinciale, attraverso il presidente Maurizio Fugatti e gli assessori Mario Tonina e Giulia Zanotelli, ha manifestato grande soddisfazione per la fusione, considerandola un'opportunità per offrire vantaggi sia ai soci delle cooperative che alla comunità locale.




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