Lo stress delle piante si riconosce dalle foglie
Lo stress ambientale sulle piante è sempre più frequente a causa dei cambiamenti climatici, e la capacità di diagnosticare precocemente tale stress può consentire interventi tempestivi per mitigarne gli effetti negativi sulla crescita e sulla resa delle colture. Una ricerca pubblicata su "Nature Communications" presenta un nuovo approccio per la diagnosi precoce, utilizzando nanosensori per monitorare le reazioni biochimiche delle piante.
Click the image to read the research on "Nature Communications"
La ricerca parte dalla osservazione della crescente frequenza dello stress delle piante causato dai cambiamenti climatici e dei diversi tipi di stress che possono influenzare la crescita e la produttività delle colture. Si evidenzia quindi la necessità di sviluppare tecnologie in grado di rilevare rapidamente i cambiamenti biochimici nelle piante indotti dallo stress, al fine di permettere interventi tempestivi da parte degli agricoltori e una migliore comprensione dei processi di adattamento delle piante allo stress.
Un elemento fondamentale rilevato nella ricerca è la produzione di molecole di segnalazione da parte delle piante in risposta allo stress e il ruolo delle piante "sentinella" nel rilevare precocemente situazioni di stress. Ad esempio, se una pianta viene mangiata dagli insetti, le foglie producono una molecola di segnalazione che stimola il resto della pianta a produrre una sostanza chimica che respinge gli insetti.
La ricerca, pubblicata su "Nature Communications" in aprile di quest'anno, descrive il lavoro del gruppo di ricercatori, che hanno esposto piante di Brassica rapa subsp. Chinensis a vari tipi di stress, tra cui luce, calore, stress patogeno e ferite meccaniche, utilizzato nanosensori per monitorare le reazioni delle piante allo stress e formulare un modello biochimico che consente di codificare le informazioni relative allo stress, promettendo risultati immediati e interventi tempestivi per ridurre la perdita di resa delle colture.